Attualità
Vincenzo De Luca indagato dalla Procura di Napoli: avrebbe “favorito” quattro autisti
Una bufera si sta innalzando intorno al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a pochissimi giorni dalle elezioni regionali.
Il Governatore, infatti, risulta indagato dalla Procura di Napoli per falso e truffa: avrebbe favorito alcuni suoi autisti che da vigili di Salerno sono poi diventati “membri dello staff” in Regione.
Tutto è iniziato a causa di un banale “incidente”. L’auto di De Luca, infatti, nel 2017, sarebbe stata coinvolta in un sinistro e le indagini hanno così permesso di determinare gli altri accertamenti sugli autisti.
L’indagine, condotta dalla pm Ida Frongillo e coordinata dall’aggiunto Vincenzo Piscitelli ha permesso di appurare che, nel 2017, i quattro vigili/autisti del governatore campano, oggi ricandidato alle Elezioni Regionali del 20 e 21 settembre, sono stati trasferiti da Salerno a Napoli, ricevendo incarichi da addetti o responsabili di segreteria, pur non avendo nessuna qualifica per ricoprire tali incarichi: questo sarebbe stato soltanto un espediente affinché i quattro potessero ricevere una retribuzione più alta. I quattro, al momento, non risulterebbero indagati, mentre De Luca sarebbe stato ascoltato dai magistrati negli scorsi mesi.
Durante il lockdown infatti De Luca è stato convocato negli uffici del pubblico ministero per un interrogatorio, ma l’indagine sarebbe rimasta segreta.
Tutto è iniziato in seguito ad un incidente stradale avvenuto il 15 settembre 2017: il governatore De Luca si trovava al Rione Carmine di Salerno, a bordo di un’auto guidata proprio da uno dei quattro autisti coinvolti, quando questi, nel percorrere un tratto contromano, investì una ragazza di 22 anni che si trovava in sella al suo motorino.
Ne seguirono polemiche politiche, sia per la norma che consentiva a forze dell’ordine e vetture di servizio di percorrere quel tratto di strada contro il senso di marcia, sia per il ruolo del suo autista. Si trattava infatti di un ex vigile urbano passato alle dipendenze della Regione proprio quando De Luca è diventato governatore.
Secondo quanto riportato da Conchita Sannino su La Repubblica, il presidente della Campania Vincenzo De Luca risulta indagato con l’accusa di falso e truffa. I pm ipotizzano che abbia “favorito” il suo autista e altri tre ex vigili urbani inserendoli come membri dello staff delle relazioni istituzionali in Regione, pur essendo privi di formazione e dei titoli necessari, per aumentarne gli stipendi.
Il governatore è già stato interrogato dagli inquirenti a ridosso del lockdown e in quell’occasione ha scelto di rispondere a tutte le domande per dare la sua versione dei fatti.
L’obiettivo della difesa è quello di dimostrare che non c’è stata alcuna violazione della legge, né che sono stati sperperati soldi dei contribuenti. La vicenda, infatti, sarebbe stata segnalata anche alla Corte dei Conti.
Gli ex vigili coinvolti sono Claudio Postiglione, alla guida della vettura al momento dell’incidente, Gianfranco Baldi, Giuseppe Muro e Giuseppe Polverino. Al momento nessuno di loro risulta indagato.
Stando all’indagine risulta che i quattro autisti hanno lasciato Salerno, città nella quale De Luca ha ricoperto per oltre vent’anni la carica di sindaco, per arrivare a Napoli poco dopo le elezioni del 2015. L’ipotesi è che il presidente li abbia promossi all’interno del suo staff con l’obiettivo di garantire loro un’indennità extra di 4.600 euro lordi all’anno.
Attualità
Napoli-New York: arriva il nuovo volo giornaliero ‘Delta’
È iniziato il conto alla rovescia per il volo Delta Air Lines da Napoli per New York-JFK: dal prossimo 25 maggio il vettore lancerà il suo nuovo collegamento no-stop giornaliero.
Oltre ad offrire un servizio diretto per New York, il volo darà ai passeggeri anche la possibilità di continuare il proprio viaggio con collegamenti in coincidenza via l’hub Delta di JFK verso oltre settanta destinazioni in tutto il Nord America.
(fonte: Ansa.it)
Attualità
Dipinto di Monet venduto all’asta per quasi 35 milioni di dollari
Venduto all’asta, a New York, per quasi 35 milioni di dollari, il dipinto ‘Covone a Giverny’ di Claude Monet, una delle figure di spicco dell’impressionismo.
L’annuncio è arrivato da parte di Sotheby’s.
Sotheby’s, che appartiene al miliardario franco-israeliano Patrick Drahi, ha annunciato mercoledì sera la vendita online, telefonica e nella sua sede di Manhattan di una cinquantina di dipinti di arte moderna per 235 milioni di dollari.
Attualità
Castel Volturno, Presidente Antimafia alla commemorazione dell’imprenditore Noviello ucciso dal clan dei Casalesi.
Oggi, a Castel Volturno (Caserta) si commemora il 16esimo anniversario della scomparsa dell’imprenditore Domenico Noviello, ammazzato dai killer appartenenti al clan dei Casalesi, guidati da Giuseppe Setola, il 16 maggio del 2008, in piena stagione del terrore nel Casertano. Proprio in quel periodo, nel giro di pochi mesi, da maggio a novembre di quell’anno, i sicari del clan uccisero 18 persone, tra cui imprenditori coraggiosi come Noviello che avevano denunciato e fatto condannare gli estorsori del clan, e i sei incolpevoli ghanesi della strage di San Gennaro.
La presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo, con a fianco il figlio di Noviello, Massimiliano, e gli altri figli Mimma e Matilde hanno presenziato in piazzetta Domenico Noviello a Baia Verde, luogo del delitto perpretato ai danni dell’imprenditore.
“E’ importante la commemorazione ma non basta” ha detto Colosimo, “ciò che già fanno le forze dell’ordine e la magistratura – ha aggiunto – deve trovare il pieno supporto delle istituzioni comunali e soprattutto del Parlamento, che oggi io rappresento“.
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